Giro d’Italia 2022, Edoardo Affini sfiora ancora una volta il successo: “De Bondt è stato semplicemente più veloce”

Ancora un secondo posto per Edoardo Affini al Giro d’Italia. Il portacolori della Jumbo – Visma, va ancora una volta vicino al successo nella Corsa Rosa, ma per la terza volta in due anni trova qualcuno più forte di lui sul traguardo. Dopo essersi infilato nella fuga giusta e aver contribuito ad alimentare l’azione regalandosi la possibilità di giocarsi la vittoria di tappa, il mantovano viene superato allo sprint da Dries De Bondt (Alepecin-Fenix). Rimane comunque per il classe 1996 la soddisfazione di aver dato tutto ancora una volta e la consapevolezza di poterci provare ancora nel prossimo anno o a partire dalla cronometro di domenica a Verona.

“Oggi avevo l’idea di andare in fuga – ha dichiarato il cronoman italiano ai nostri microfoni subito dopo l’arrivo – Negli ultimi 50 metri Dries è stato semplicemente più veloce. Non ho rimpianti: penso anche la volata di averla fatta bene. Io non sono molto esplosivo e quindi ho bisogno di lanciare una volata lunga. Penso di essere partito attorno ai 250/230 metri sperando che gli altri fossero più stanchi. Sapevo che Dires e Magnus Cort (EF Education-EasyPost) erano più veloci di me, ma in qualche modo me la sono dovuta giocare e penso di essermi giocato bene le mie carte.”

A proposito della cronometro di Verona poi ha aggiunto: “La farò a blocco sperando di avere la gamba giusta, ma è un percorso che non mi si addice molto. C’è poco piano e diverse curve, poi le Torricelle (la salita che i corridori dovranno affrontare, ndr) sono circa 5 chilometri al 5%. Posso cercare di non perdere troppo, ma a confronto di altri corridori più quotati sarà molto difficile”.

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